Non è vero, anche se l’ho detto.
La sincera verità è che adoro Natale, non disdegno Capodanno e ripongo grandi speranze in San Valentino.
La realtà è che tra quello che ami (e vorresti) e quello che hai, a volte ci sono delle discrepanze.
L’importante è che le differenze tra “lo sperato” e “il reale” non siano dovute a cosiddette forze di causa maggiore (NB: essere single non è una scusa per odiare tutti i giorni dal 24 dicembre al 14 febbraio).
Ammetto che adoro il Natale, i gingerbread, la cannella, le palline rosa, le lucine sull’albero e i regali.
Confesso anche che a Capodanno non ci si diverte mai come si vorrebbe, io comunque ogni anno penso in anticipo a quale sarà l’abito più adatto per farmi baciare sotto al vischio.
Quello di quest’anno, ad esempio, è assolutamente mozzafiato.
Sono sincera nel dire che credo nei miracoli, soprattutto a San Valentino. Perché se qualcuno nel mondo ha ricevuto una proposta di matrimonio sul ponte di Brooklyn con un fantastico mazzo di rose rosse, non capisco perché non possa succedere anche a me (suggerisco Parigi, just in case).
Nonostante tutto, se mi addormentassi il 24 e mi risvegliassi il 15 febbraio mi perderei tutto il meglio.
La vigilia di Natale a mangiare muffins con gli amici più cari e la mia dolce nipotina acquisita, il pranzo di Natale in pigiama con i miei (unica occasione in cui siamo riuniti tutti attorno ad un tavolo), la cena per gli auguri con le amiche, il countdown a Capodanno pieno di serate con gli amici, il veglione e i suoi colpi di scena, il rientro al lavoro con due chili in più, l’attesa del miracolo di San Valentino.
Magari sembrano banalità. Invece per me sono cose speciali, emozioni che meritano di essere vissute e scoperte con ancora più entusiasmo.
Altrimenti una vita di natali perfetti, capodanni in cui ci si diverte e san valentini sempre da innamorati… sapete la noia?